Il vino e il cibo è … Arte & Gusto.
Produttori, scrittori, viticoltori, amministratori e artigiani del gusto si riuniscono a Parma sotto il segno della Wine and Food Academy per proporre una serie di eventi dedicati alle eccellenze enogastronomiche. Tanti racconti di uomini e prodotti per costruire una narrazione dove le esperienze di vita si legano alle analisi sul cibo e in particolare sul vino, un liquido magico e mutevole, frutto di una combinazione alchemica tra la terra, il cielo e il lavoro dell’uomo. È lirica e scienza al tempo stesso è suggestione e conoscenza. Osservando un vino nel calice, quanti riflessi e colori si trovano, quanti riverberi e sfumature, profumi e ricordi del nostro passato. Un approccio d’amore ne richiama un’ancestrale vicinanza e una forte condivisione con i nostri sensi: l’olfatto, il gusto, uno stimolo intellettivo e culturale, anche. Ciò che ci sussurra è ciò che si immagina: radici, mani che lavorano, campagna e collina, estati assolate, vigne e filari fino a perdita d’occhio. La vendemmia, e la cantina, le botti, insieme ai tini e al naso il forte e persistente sentore dei mosti in movimento. Uno spaccato, questo, della molteplice realtà enologica italiana e mondiale o forse un’istantanea da un mondo che non c’è più. I grandi vini sono i più spontanei, i più istintivi, i più veri. Quelli che parlano della loro genesi, della loro appartenenza a una terra, a una storia, a una famiglia. Affrontare in maniera esaustiva e chiara un tema così ampio come quello del vino in tutti i suoi aspetti fondanti non è certo semplice. È anche per questo che la Wine and Food Academy propone anche per l’autunno/inverno 2021-2022 una serie di incontri di grande fascino e suggestione che si terranno come di consueto presso la sede di Arte & Gusto.
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Per la rassegna I grandi maestri del vino, si inizia con lo scrittore Alfredo Antonaros, narratore e autore di saggi e romanzi, che di recente ha pubblicato: Storia universale del vino, ed. Pendragon, Bologna. In questa occasione, Antonaros affronterà il tema: Il vino nella “cronaca” di Salimbene De Adam da Parma in vista anche delle celebrazioni che si terranno nella città Ducale per l’ottavo centenario della morte di questo frate francescano. Dopo la conferenza seguirà una degustazione dei vini naturali dell’Azienda Agricola Bastianelli e della Cantina Mezzanotte aziende che aderiscono alla FIVI (Federazione Italiana Viticultori Indipendenti). L’evento è organizzato in collaborazione con ZONTA International Club Bologna.
A ottobre seguirà un’attenta riflessione sulla “sensorialità” del cibo; ospite della Wine and Food Academy sarà il professore Alessandro Sensidoni, docente di Tecnologie Alimentari all’Università di Udine, che affronterà il tema: Il vino come alimento: la moderna Enologia e le Tecnologie Alimentari. Una panoramica tra Analisi Sensoriale, Alimenti Tipici e Tradizionali, Abbinamenti e Cultura del Rinascimento Alimentare.
Continuando con I grandi maestri del vino, il Prof. Paolo Quintavalla, ex dirigente scolastico ed enoappassionato, ci proporrà due temi che riguardano la cultura del vino rievocando la tradizione della Grecia antica come esplicita il titolo: “Dioniso, il dio che si beve: la genesi dell’umano”. Il secondo argomento toccato dallo stesso relatore, riguarderà la cultura giudaico cristiana: “Vino ed Eros nella Bibbia: il “Cantico dei Cantici” – “Più inebriante del vino è il tuo amore”.
Per quanto attiene, invece, la rassegna Vignaioli e territori s’incontrano a tavola, i protagonisti tornano a essere i luoghi del vino e i produttori che si propongono di affrontare tematiche di discussione costruttive e approfondimenti legati all’esperienza sul campo. Sarà la volta, dunque, delle bollicine e dei vini piemontesi della Cantina Enrico Serafino, gustati e raccontati in una cena di gala, direttamente da chi li produce. Si continua con il consolidato appuntamento con Daniele Cernilli, in arte Doctor Wine, che presenterà la sua Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2022 con un focus su un territorio del nostro Bel Paese.
Altro approfondimento interessante è a cura di Flavio Spotti Wine & Art Ambassador, Co-autore nel 2019 del libro “Spergola. Un vitigno reggiano. Viaggio tra storia, vini e territorio” edito da Aliberti per AIS Reggio Emilia. Flavio ci condurrà nel magico mondo della regina delle bollicine bianche emiliane, la Spergola di Scandiano, con un evento sensoriale dal titolo “Il Convito degli Dei” un fantastico e avventuroso viaggio eno-gastronomico tra le suggestive colline dell’appennino reggiano. Sempre seguendo questa direttrice incontreremo un altro storico produttore, Mario Pojer, della cantina Pojer e Sandri e sarà, questo, un viaggio dedicato alla meravigliosa terra trentina e alle sue diverse sfumature di luoghi e stili, rimanendo su questa meravigliosa terra terra di bacco degusteremo uno dei capolavori del perlage italiano, protagoniste saranno le bollicine Ferrari che saranno gustate a cena con le eccellenze gastronomiche del territorio di Parma.
Spetterà poi alla brigata di Arte & Gusto, guidata dallo Chef Alfonso Francese, il compito di interpretare questi sapori di terre lontane, unite al piacere per la convivialità e la buona tavola, preparando i menù da abbinare ai vini dei territori protagonisti.
Tutti gli appuntamenti saranno scanditi da momenti conviviali con assaggi dei prodotti simbolo della nostra provincia e dell’intero made in Italy: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, Malvasia e altri vini dei Colli di Parma.
Tutti gli eventi del seguente programma si terranno nei locali di Arte & Gusto a Parma, Via Emilia Est, 87, tel. 0521 481784 – www.artegusto.net
Per accedere e partecipare a tutti gli eventi è obbligatorio essere muniti di green pass secondo la normativa anti-covid vigente.
Patrocini: Comune di Parma, Consorzio del Parmigiano Reggiano, Consorzio del Prosciutto di Parma
Con la collaborazione di: ZONTA International Club Bologna, Sa Murta, I Viaggi del Ducato, Villani Rappresentanze – Vini e liquori
Il programma in dettaglio delle varie serate
Mercoledì 29 settembre 2021 – ore 20:00 I grandi maestri del vino. Alfredo Antonaros, narratore autore di saggi e romanzi, autore della più recente Storia universale del vino (ed. Pendragon, Bologna), affronterà il tema “Il vino nella “cronaca” di Salimbene De Adam da Parma”.
Prima dell’intervento del prof. Antonaros, la vice presidente di Zonta Club Bologna Isabella Boselli porterà i suoi saluti insieme alla socia Zaira Dalla Rosa Prati il cui palazzo in piazza Duomo è sorto sui resti di quelle che furono le cantine del frate francescano.
Dopo l’intervento del Prof. Antonaros ci sarà una degustazione di vini naturali marchigiani tenuta dal Sommelier Grazioli Fausto
Ecco i vini degustati:
- Niamh: Passerina, Cantina Bastianelli;
- Ribelle: Falerio Pecorino, Cantina Bastianelli;
- Verdicchio dei Castelli di Jesi DOC 2018, Cantina Mezzanotte;
- Verdemare Verdicchio dei Castelli di Jesi Riserva Classico DOCG 2017, Cantina Mezzanotte;
- Lacrima di Morro d’Alba DOC 2019, Cantina Mezzanotte;
Il convegno è gratuito, la degustazione è a pagamento Costo Degustazione: 30 euro a persona, 25 euro per soci AIS, ONAV, FISAR, ONAV, ONAF e 20 euro per Studenti della facoltà di Scienze Gastronomiche di Parma. Seguirà un piatto a base di salumi e pizza offerto dallo staff di Arte & Gusto.
L’evento è organizzato in collaborazione con Zonta Club Bologna
Si invita a prenotare alla seguente e-mail: info@wineandfoodacademy.it – info@artegusto.net oppure telefonando allo 0521 481 784.
La Cantina Bastianelli lavora secondo il concetto di ACCORDO A 432 HERTZ (Hz), la frequenza che si armonizza con gli altri esseri viventi, con il battito cardiaco, con la replicazione del DNA e con la sincronizzazione cerebrale.
La cantina è stata progettata per schermare le frequenze nocive e la sala di affinamento è immersa in musica classica a 432Hz.
Giuseppe Verdi fece di questo concetto il fulcro della sua idea di musica, oggi noi siamo convinti che questa armonia tra gli esseri viventi sia fondamentale per un corretto invecchiamento del nostro vino.
Azienda Agricola Bastianelli Francesco – Sede operativa: C.da San Rustico, 57 63815 Monte San Pietrangeli (FM)
Cantina Mezzanotte – Il vino si fa in Vigna, non in cantina
La nostra filosofia è da sempre e rimarrà quella di adottare una agricoltura sana con adeguate tecniche agronomiche. Produrre dei vini autentici che rispecchino i vitigni e il territorio.
L’innovazione viene introdotta a livello produttivo, nell’intento di continuare e perseguire sempre più una filosofia che predilige un’agricoltura sana, avvalendosi delle migliori tecniche agronomiche nel rispetto dell’ambiente e dell’uomo.
Lorenzo Mezzanotte – Cantine mezzanotte Via Arceviese, 100, 60019 Bettolelle (AN)
IL VINO NELLA “CRONACA” DI SALIMBENE DE ADAM DA PARMA
ABSTRACT
Salimbene de Adam da Parma (1221 –1288) è stato il più grande cronista del Medioevo. Religioso e storico, nato a Parma da una famiglia di commercianti (il padre era stato crociato in Terra Santa) è stato frate minore, seguace di Gioacchino da Fiore e autore della Cronica, unica sua opera rimastaci, pubblicata in versione integrale a stampa solo nel 1913 in Germania.
Entrato nell’ordine dei Francescani nel 1238, dopo aver a lungo vagabondato tra i conventi di Firenze, Ravenna, Reggio Emilia, Lucca e Parma (ove fa conoscenza dell’imperatore Federico I), nel 1247 fra Salimbene viene mandato a Lione, in Francia. Durante il viaggio incontra il papa Innocenzo IV e fra’ Ugo da Digne che lo avvicinò alla dottrina di Gioacchino da Fiore. Rientrato in Italia, dopo una sosta di sette anni a Ferrara, muore nel piccolo convento di San Polo d’Enza tra il 1287 e il 1289.
La Cronica, scritta in un latino spesso fuso al volgare, è una delle fonti storiche più interessanti per il secolo XIII. Fra Salimbene, che attinse largamente dalla Cronica Universalis di Sicardo, di poco precedente, realizza un affascinantissimo racconto della vita religiosa e politica italiana dei 120 anni che vanno dal 1168 al 1287. Diversi dettagli rivelano però importanti e sorprendenti conoscenze contadine di questo frate, colto e ricco di una forte padronanza dei testi biblici. La sua competenza a proposito della viticoltura praticata in Italia (soprattutto in area ligure) e in Francia (in particolare nell’area di Auxerre) nel XIII secolo è certamente singolare e ricca di particolari carichi di fascino che meritano ancora oggi di essere riesplorati. Del Frante francescano il 4 ottobre ricade il suo ottavo centenario della nascita.
Alfredo Antonaros Taracchini è un narratore italiano, autore di saggi e romanzi che hanno come tematiche di fondo la storia italiana dal periodo classico ai secoli successivi. E’ autore della più recente Storia universale del vino pubblicata in Italia, ed. Pendragon e della Storia della riforma gregoriana del calendario, saggi entrambi editi da Pendragon. Si è occupato per molti anni di Teatro, come direttore e come organizzatore di eventi, tra cui le prime tre edizioni del Carnevale di Venezia, curate dalla Biennale, e di tutte le edizioni di Europa Jazz Festival, diretto dal maestro Giorgio Gaslini, e di numerosi eventi ideati dal poeta Roberto Roversi. Dal 2000 al 2009 si è occupato di televisione e ha collaborato come autore e conduttore al canale Raisat Gambero Rosso Channel e, successivamente, a vari programmi della Rai. Sue opere sono edite da Feltrinelli, Circe, Ennerre, Circe (Spagna), Piper (Germania), Sonda, Theoria, Marina Militare Italiana, Gambero Rosso, Aboca, la Repubblica.
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Mercoledì 27 ottobre 2021 – ore 20:00 I grandi maestri del vino, il Prof. Alessandro Sensidoni, Professore di Tecnologie Alimentari, Università di Udine. Affronterà il tema: Il vino come Alimento: la moderna Enologia e le Tecnologie Alimentari. Una panoramica tra Analisi Sensoriale, Alimenti Tipici e Tradizionali, Abbinamenti e Cultura del Rinascimento Alimentare la serata sarà moderata da Alessandra Chiarini
Dalla Tradizione Alimentare alle più innovative Tecnologie, il recupero della Sensorialità del “NUTRIRSI” interessa la Scienza come anche la Letteratura e le Arti…perché lo stesso Verso Dantesco prevede una soluzione:
“Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza“…
Esame narrato della Tecnologia Casearia, con approfondimento sul Formaggio Parmigiano: degustazione e abbinamento con Nabucco IGT Emilia, Callas 2017, Malvasia di Candia aromatica della Cantina Monte delle Vigne.
Ad accompagnamento “cibo-Vino, Otello Ceci Nerodilambrusco edizione 1813 l’analisi di una ricetta relativa al “Soggetto Alimentare”…
Alessandro Sensidoni è Professore Ordinario di Tecnologie Alimentari, oggi in pensione. Ha lavorato dal 1981 presso l’Università degli studi di Udine, partecipando, tra l’altro, alla fondazione del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari (già Scienze delle Preparazioni Alimentari, nel 1985/86 secondo in ordine di tempo a quello istituito a Milano nei primi anni ’60 dal Prof Corrado Cantarelli).
Ha partecipato con numerose Università Europee, a Programmi di Formazione e Mobilità studentesca (Erasmus, Flair Flow Europe, Tempus, etc.) dedicandosi sia al riconoscimento dei Titoli Accademici tra gli Stati membri, sia alla riorganizzazione dei curricola Accademici per le Scienze e Tecnologie Alimentari, Paesi dell’Est Europa e Latino America (Argentina, Cile). Autore di Pubblicazioni Scientifiche specialistiche, oltre 200, su prodotti alimentari e Tecnologie di produzione (principalmente Olio di Oliva, Vino, Formaggi e mondo Lattiero caseario, Ittico e Mondo delle Carni, sistemi di Cottura e Tecnologie Alimentari Innovative).
Negli ultimi dieci anni si è dedicato sia al settore del Confezionamento Alimentare (Food Packaging) che alla Interdisciplinarietà delle Scienze degli Alimenti: in particolare, secondo le teorie e le recenti scoperte scientifiche delle Neuroscienze, il rapporto empatico con il Cibo e la Sinestesia, tra Discipline Mediche, Umanistiche, Matematiche ed Informatiche.
Il più autentico aggettivo che lo identifica ad oggi: Alessandro Sensidoni è un Curioso.
Si dedica ad hobby vari, come Musica e Giardinaggio: ha pubblicato anche opere Varie come libri di Acquarelli (Il Mondo delle Farfalle, Orchidee spontanee) a tema Naturalistico Entomologico e di Botanica, collaborando anche all’illustrazione di opere divulgative e tecniche (Enciclopedia dell’Agricoltura REDA, Roma e Manuale del Geometra).
Costo serata: 35 euro a persona, 30 per soci AIS, ONAV, FISAR ONAV ONAF e 25 euro per Studenti della facoltà di Scienze Gastronomiche di Parma.
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Mercoledì 01 dicembre 2021 – ore 20:00 Vignaioli e territori s’incontrano a tavola, i vini delle Langhe-Roero e Monferrato” Cena di Gala con Focus sull’Alta Langa con le bollicine e i vini artigianali della Cantina Enrico Serafino territori dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
A raccontare vini e territori: Nico Conta, Ceo e Lino Lanfrancone, sales director
Cantina Enrico Serafino: Nel 1878, guidato dall’Attitudine Piemontese, Enrico Serafino realizza il sogno di diventare un produttore di vino. Da allora e per oltre 140 anni abbiamo raccolto uve di Barolo, Langhe, Roero e Monferrato.
L’attuale famiglia proprietaria, Krause Gentile, ha rinnovato l’originale atto di volontà del fondatore facendo propri l’attenzione per i dettagli, l’anima artigianale e il rispetto per le generazioni future che distinguono i vini della Enrico Serafino sin dal 1878. Kyle Krause e la sua famiglia sono appassionati del Piemonte grazie anche all’influenza della cultura del cibo e del vino trasmessa dalle loro origini italiane.
”Sono cresciuto con una madre italo-americana e sin da bambino sono stato influenzato dalla sua cultura del cibo e del vino. Quando ero piccolo la maggior parte dei miei amici voleva crescere per diventare un pompiere. Io, invece, volevo diventare un produttore di vino. Acquisire una cantina in Italia era un sogno della mia famiglia da molto tempo e la Enrico Serafino mi ha aiutato a raggiungerlo.” – Kyle Krause –
Cena e degustazione: il menu e i vini saranno definiti un mese prima dell’evento
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Giovedì 27 gennaio 2022 – ore 20:00 I grandi maestri del vino, il Prof. Paolo Quintavalla dell’Università popolare di Parma, presenterà: “Vino ed Eros nella Bibbia: il Cantico dei Cantici” – “Più inebriante del vino è il tuo amore”.
Quella tra Vino ed Eros è una relazione millenaria, se è vero che “l’erotismo è approvazione della vita fin dentro la morte” (Bataille) e che Dioniso, dio greco del vino, è “l’archetipo della vita indistruttibile” (Kerényi). Nel “Cantico dei Cantici” è possibile rintracciare una delle più belle, alte e nobili espressioni dell’amore, della bellezza, della gioia, della vita e del vino nella letteratura universale di tutti i tempi. Come cantava il poeta Ovidio “Il vino prepara i cuori e li rende più pronti alla passione”
In degustazione vini prodotti presso monasteri italiani:
1) Riesling 2020 – Abbazia di Novacella;
2) Sylvaner “Praepositus” 2019 – Abbazia di Novacella;
3) “Coenobium Ruscum” 2019 – Suore Trappiste Monastero di Vitorchiano (VT);
4) Sudtirol Lagrein Rosè “Kretzer” 2020 – Convento Muri-Gries;
5) Sudtirol Lagrein Riserva “Abtei Muri” 2018 – Convento Muri-Gries;
Costo serata: 50 euro a persona, 45 per soci AIS, ONAV, FISAR ONAV ONAF e 40 euro per Studenti della facoltà di Scienze Gastronomiche di Parma.
Paolo Quintavalla, ex dirigente scolastico, enoappassionato a partire dalla maggiore età, pensionato, conduce da cinque anni due corsi presso l’Università Popolare di Parma. Il primo è dedicato a “Filosofia e prassi del vino”, il secondo è strutturato come “Laboratorio di degustazione del vino”. Si riconosce sotto il motto: “Poco, ma buono”. Si definisce libero studioso del vino, inteso per l’umanità come l’invenzione della gioia. Il suo orientamento fondamentale è rivolto ad approfondire gli aspetti simbolico-culturali connessi con il consumo millenario di questa bevanda che impronta di sé, come il pane, la nostra civiltà. Sta elaborando da tempo un libro dedicato alla teoria e alla pratica dei vini naturali in collaborazione con i noti viticoltori Camillo Donati, Elisabetta Foradori, Corrado Dottori e con il compianto Stefano Bellotti.”
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Mercoledì 23 febbraio 2022 – ore 20:00 Vignaioli e territori s’incontrano a tavola, focus sui vini e sul territorio trentino: “Mario Pojer racconta e si racconta, alla scoperta dei vini e del mondo di Pojer e Sandri.
Mario Pojer e Fiorentino Sandri sono protagonisti e pionieri indiscussi della viticultura eroica trentina, il loro incontro avvenne nel 1975, due giovani, due ettari, poche risorse, qualche idea, molto coraggio, un sogno (sono le dichiarazioni che rilasciano di solito quando ricordano l’inizio del loro progetto) : Produrre vino di gran pregio dai vigneti posti tra la Valle dell’Adige e la Valle di Cembra, precisamente sulla collina di Faedo, collina che a detta di molti possedeva una ridotta vocazione vitata. Arrivando un giorno ad un vino dove la chimica non è ammessa, dove tutto deve seguire un filo logico verso la purezza, la purezza assoluta.
I vini:
1.“Zero infinito” Metodo Ancestrale
2. “Brut Rosè” Metodo Classico, 50% Pinot nero e 50% Chardonnay “Palai” (Muller)
3. “Pinot nero Riserva”
4. “Merlino” da mosto parzialmente fermentato di uve Lagrein, aggiunto al brandy Pojer a sua volta ottenuto da due varietà di uva locali: la schiava e il lagarino. È il primo vino di questo genere ottenuto in Italia per il dolce.
Cena e degustazione, il menu sarà definito almeno un mese prima dell’evento
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Martedì 15 marzo 2022 – ore 20:00 – Produttori e territori si incontrano a tavola: Flavio Spotti, Wine & Art Ambassador, co-autore nel 2019 del libro “Spergola. Un vitigno reggiano. Viaggio tra storia, vini e territorio” (Aliberti Editore, per AIS Reggio Emilia). Flavio sarà accompagnato dalla presenza dei “Vigneron” Chiara Fantesini, Andrea Iori, Vanni Nizzoli, Devid Sassi e Stefano Oleari; dal presidente della Compagnia della Spergola Giorgio Monzali e da Alberto Grasselli, enologo per la “Spergola Metodo Classico”. Flavio ci condurrà nel magico mondo della regina delle bollicine bianche emiliane, la Spergola di Scandiano, con un evento sensoriale: “Il Convito degli dei”, un fantastico e avventuroso viaggio enogastronomico tra le suggestive colline dell’Appennino reggiano attraverso mille anni di storia, da Matilde di Canossa ai nostri giorni. In degustazione otto vini che raccontano la tradizione, l’amore per la terra e la “joie de vivre” delle genti
1) “Le Nebbie” Spergola Spumante Metodo Classico – Anna Beatrice;
2) “Arma Dei” Spergola Spumante Metodo Classico – Podere Cipolla;
3) “Particella 128” Spergola Spumante Metodo Classico – Cinquecampi;
4) “Vigna al Vento” Spergola Spumante Metodo Classico – Aljano;
5) “Lunaria” Spergola Spumante Metodo Classico – Cantina Fantesini;
6) “Mordente” Spergola rifermentata in bottiglia – Bosco dei Caprioli;
7) “Crocetta” Spergola rifermentata in bottiglia – Monte Duro;
8) “Ancestrale Bianco” Spergola rifermentata in bottiglia – Cantina Puianello;
In abbinamento ai vini saranno serviti assaggi di prodotti selezionati della tradizione parmigiana e reggiana.
Il piacere del condividere cibo e vino, il convivio, è cultura antica e radicata in Emilia, ciò ha dato vita a eccellenze enogastronomiche apprezzate in tutto il mondo. In questa occasione il sipario si apre su uno scenario suggestivo, le terre di Scandiano e Canossa, in cui la viticoltura è pratica antichissima, millenaria. Dalla Spergola di Scandiano nasce un vino apprezzato, cantato e ricercato fin dall’anno Mille da nobili, papi e poeti come la Granduchessa di Toscana, papa Gregorio VII e il poeta Giosuè Carducci che ne pennella perfettamente il carattere più intimo: “…il noto e diffuso vino di Scandiano che spuma come un’onda di mare e poi accorda i suoi ritmi rimbalzanti con la allegria di chi lo delìba”.
Costo serata: 50 euro a persona, 45 per soci AIS, ONAV, FISAR, ONAF e 35 per gli studenti della facoltà di Scienze Gastronomiche di Parma.
Flavio Spotti, restauratore di opere d’arte e musicista, diventa Sommelier Ais nel 2015, l’anno successivo ottiene anche il diploma di Degustatore AIS. Nel 2017 termina il Master Sommelier ALMA-AIS in comunicazione e gestione del vino presso “ALMA – La Scuola Internazionale di Cucina Italiana”. Nello stesso anno diventa “Brand Ambassador Narratori del Gusto”. Grande estimatore del territorio, delle tradizioni, del vino, del patrimonio artistico e della musica, inserisce tutte queste sue passioni all’interno di un’esperienza sensoriale sinestesica. “Life is Synaesthesia”.
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Marzo 2022 – ore 20:00 I grandi maestri del vino, presentazione della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2022 sarà presente l’autore Daniele Cernilli alias Doctor Wine
(Il giorno esatto e il tema della discussione saranno comunicati successivamente)
Direttore responsabile di DoctorWine nonché il direttore-curatore della Guida Essenziale ai Vini d’Italia by DoctorWine, Daniele Cernilli è un critico enologico di fama internazionale. Dieci anni fa ha creato il web magazine DoctorWine dove mette a frutto la sua quarantennale esperienza. Giornalista e critico di vini (è stato cofondatore del Gambero Rosso nel 1986, curatore della guida Vini d’Italia per 24 edizioni, direttore del magazine Gambero Rosso, personaggio televisivo alla guida del Gambero Rosso Channel oltre che collaboratore di diverse testate nazionali specializzate e non, e attualmente è direttore responsabile anche della rivista L’Assaggiatore dell’Onav – Organizzazione Nazionale Assaggiatori Vino), conferenziere e docente ai corsi professionali di degustazione e analisi sensoriale, scrittore (è autore del libro I racconti (e i consigli) di Doctor Wine – Einaudi 2014; Vitigni del mondo – La Conchiglia 2012 – in collaborazione con Dario Cappelloni; Memorie di un assaggiatore di vino – Einaudi 2006). Dal 2014, in collaborazione con un selezionato staff di degustatori e giornalisti, ha pubblicato con Mondadori le prime due edizioni della Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2015 e 2016 e con MD Comunication le edizioni 2017, 2018, 2019, 2020 e 2021 della Guida Essenziale ai Vini d’Italia. Dal 2012 è degustatore ufficiale al concorso Decanter Wine World Award (DWWA). Nel 2015 è stato selezionato per far parte del Wine Writers’ Hall of Fame della Wine Media Guild di New York e in passato è stato incluso nella classifica della rivista inglese Decanter tra le 50 persone più influenti nel mondo del vino (2007-2008-2009). Dal 2019 è chairman di 5stars – The Book di Vinitaly International. (dal sito: www.doctorwine.it)
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Giovedì 28 aprile 2022 – ore 20:00 Produttori e territori si incontrano a tavola, Ferrari: Il leader del brindisi italiano per eccellenza.
Il mito Ferrari nasce da un uomo, Giulio Ferrari, e dal suo sogno di creare in Trentino un vino capace di confrontarsi con i migliori Champagne francesi. Non avendo figli, Giulio Ferrari cerca un successore a cui affidare il suo sogno.
Fra i tanti pretendenti sceglie Bruno Lunelli, titolare di un’enoteca a Trento, il quale trasmette la passione ai suoi figli: sotto la guida di Franco, Gino e Mauro, Ferrari diventa leader in Italia e il brindisi italiano per eccellenza.
In questi anni vedono la luce alcune delle etichette destinate a entrare nella storia: sono il Ferrari Rosé, il Ferrari Perlé e il Giulio Ferrari Riserva del Fondatore.
La terza generazione della famiglia Lunelli mantiene vivo il sogno Ferrari. Marcello, Matteo, Camilla e Alessandro guidano l’azienda insieme a un team straordinario con l’obiettivo di innovare nel solco della tradizione, portando Ferrari nel mondo quale ambasciatore dell’Arte di Vivere Italiana. (estratto dal sito dell’azienda FerrariTrento.com)
Cena e degustazione, il menu e i vini saranno definiti un mese prima dell’evento
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Giovedì 28 maggio 2022 – ore 20:00 I grandi maestri del vino, il Prof. Paolo Quintavalla, dell’Università Popolare di Parma, presenterà: “Dioniso, il dio che si beve: la genesi dell’umano“. Un inno alla vita e alla natura.
Il culto di Dioniso, dio della vite e del vino, nella Grecia del V secolo a.C. ha significato l’esaltazione della gioia, del piacere, dell’eros, della festa, della danza sfrenata, della musica, della vitalità in tutte le sue forme. In esso, nella nascita del teatro e della tragedia e nello sviluppo della complementare dimensione apollinea rivolta all’equilibrio e alla misura, come già intuiva Nietzsche, è da rintracciare la genesi di un’umanità più piena, estatica, universale.
In degustazione vini naturali di elezione prodotti da viticoltori italiani:
1) Il mio Malvasia secca 2019 – Camillo Donati
2) Renosu Bianco – Dettori
3) Pecorino ‘Onirocep’ 2019 – Pantaleone
4) Albana Secco in Anfora ‘Vitalba’ 2020 – Tre Monti
5) Granazza “Perda Pintà” 2019 – Giuseppe Sedilesu
Costo serata: 45 euro a persona, 40 per soci AIS, ONAV, FISAR, ONAV, ONAF e 35 euro per gli Studenti della facoltà di Scienze Gastronomiche di Parma.
Finalità della Wine and Food Academy
L’accademia del buon vino e del buon cibo nasce a Parma nel 2016 come spin-off di Arte & Gusto da un’idea di Raffaele D’Angelo e Marco Abruzzese, è una vera e propria officina di “sapori e saperi”. Come già da alcuni anni accade, questa poliedrica realtà parmigiana organizza periodicamente incontri con esperti e professionisti del settore, degustazioni di prodotti d’eccellenza, cene tematiche, presentazioni di libri e incontri con i vignaioli. Per la stagione autunno 2021 / inverno 2022 gli eventi toccheranno gli argomenti tra i più affascinanti e coinvolgenti che riguarderanno la cultura del cibo e comprendono una serie di rassegne a carattere enogastronomico.
La Wine and Food Academy vuole essere un luogo deputato per avviare una discussione sul buon vino e sul buon cibo, contribuendo ad alimentare il dibattito sull’enogastronomia di qualità a Parma Città Creativa per la Gastronomia UNESCO, grazie al coinvolgimento di giornalisti, produttori di vino, food maker, influencer, imprenditori locali e nazionali che hanno una storia da raccontare.
Il momento è anche conviviale con assaggi dei prodotti simbolo del made in Italy: Parmigiano Reggiano, Prosciutto di Parma, malvasie e altri vini dei Colli di Parma.